Entro nel riflesso del tuo sguardo,
mi appunto giusto due o tre cose per non schiantarmi subito contro il tuo sorriso.
Accoltello il mio cuore a brandelli come un bellissima bandiera contro vento.
Nel’ uragano dei tuoi occhi,
precipito senza pace.
Lasciami morire così.
Nuda e innocente,
sarò il tuo peccato migliore.
Sarò la tua anima per metà serata,
fino a che i nostri respiri non smetteranno di rincorrersi senza meta.
Lasciami così,
senza vestiti ma solo morsi,
come un cane in fuga dal mondo,
con due o tre baci addosso.
Nella nudità del silenzio,
mi abbandono al tuo impetuoso corpo,
sono solo un’altra anima da sfamare,
da rompere e ricomporre senza fine.
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