Viviamo in un paradiso di plastica,
artefatti mischiati a illusioni.
Respiriamo lentamente per non affogare di nuovo.
In fondo che cosa siamo?
Carne, acqua, muscoli, cellule che si spostano in simultanea.
Dopotutto se alziamo lo sguardo, anche per un soffio di secondo,
possiamo scorgere quelle forme simili a noi.
Eh sì, siamo come stormi in cielo.
Così belli, colorati e pieni di speranze.
Forse dovremmo alleggerire la nostra vita, le nostre aspettative.
Perché dopo tutto… non è questa la vita?
Un ritorno alle origini di tutto.
Un tutt’uno che si riconcilia.
E allora proviamo a cancellare il nostro tormento e lasciarci andare. Per sempre questa volta.
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