Il mondo si è rovesciato.

Il mondo si è rovesciato come gli occhi stanchi che si incrociano a fine giornata.
E in questa anima c’è solo umiditá.
In questo frangente di me,
ho perso un pezzo di me,
ho staccato un pezzo di te,
ho incollato un nuovo pezzo di me.
E il mondo si è capovolto come il cuscino nella notte.
Facciamo capriole.
Facciamo salti.
Facciamo come ci pare.
Perché dopo tutto chi se ne importa.
Domani è un’altra pagina da sfogliare.
Perché dopo tutto chi se ne frega,
se piove,
se fa freddo,
io rimarró qui a testa in giù aspettando che passi anche questo buio dentro la mia testa incasinata.
Tiro una riga su quel quaderno,
strappo una pagina.
Ricomincio da zero.
Come sempre.
È così che sono.
Nient’altro che una pagina da strappare e un’altra da scrivere.

Sabbia e sogni.

E a volte siamo un po’ come quegli angoli smussati di quei muri un po’ vecchi,

scrostati dal tempo.

Ci nascondiamo in vicoli fatti di pietre e sogni.

Siamo un po’ come quelle scritte illegali,

Siamo come un po’ come quei baci anarchici sotto la pioggia.

Siamo un tuffo improvviso nella nebbia autunnale.

Siamo un sospiro nel vento freddo che se ne va.

Ci nascondiamo in un granello di sabbia dorata e nelle canzoni sceme nei locali.

Ci ritroviamo con persone nuove,

Un universo parallelo,

Una nuova versione di noi stessi.

Parliamo nuove lingue,

Indossiamo nuovi vestiti,

Percorriamo nuove strade.

Ma ci ritroviamo nelle nostre bocche,

nella stessa saliva,

Un abbraccio che sa di casa.