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ragazzalupoblog

Mese

marzo 2022

Mi giro e per fortuna è primavera.

La mia testa fa capriole, rotazioni nel cielo che neanche un compasso.
Tutte queste luci sono lì per noi?
Quell’insegna è nuova?
La mia testa sta andando a fuoco,
Non puoi fermare il mio incendio.
Non puoi fermare questa musica, TV, anni 2000, Coldplay.
Come siamo tornati lì se ora è tutto così veloce e non ci sono più lettori cd, compact disc e cassetti con diari segreti da leggere?
Riascolto rap americano,
La mia testa è ancora li a quelle rime.
Uno, due, tre, quattro barre.
Tutto è scandito perfettamente.
Lasciami così con la mia vecchia musica incollata al mio ventre.
Stacco la mia anima.
La sputo via sul muro spoglio di me.
Rimango a testa in giù sul divano.
Finché il sole fa spazio all’odore della pioggia.
L’odore della pioggia è tutto quello che voglio addosso.
Vieni a tirarmi sú dalla mia stanchezza.
Ho bisogno di nuovi concerti, nuove spiagge, nuovi cocktail.
Mi giro e per fortuna è primavera.
Possiamo nascere di nuovo!

Intrecciamo sogni.

Intrecciamo sogni.
Intrecciamo cieli.
Intrecciamo colori.
Intrecciamo sguardi.
Intrecciamo fantasie.
Intrecciamo pensieri.
Intrecciamo storie.
Nuove trame da scrivere.
Da scoprire.
Nuove strade,
nuovi battiti da cogliere.
Nuove vie da abbandonare.
Perché non siamo più come ieri,
Ma sempre diversi.

Riflessi

Prova a cadere in un riflesso.
Ci sono sempre le stesse paure di anni fa,
gli stessi dannati errori.
Ci sono sempre le stesse scarpe,
Gli stessi dannati lacci slacciati.
Ci sono occhi rovesciati,
bocche socchiuse,
veleni da ingoiare.
Ci sono tutti i buoni propositi che se vanno a fanculo.
Ora non dirmi quello che devo fare.
Perché ci sono anche tutte le stronzate del giorno prima.
Non uccidere il mio riflesso,
Ma prenditela con la mia anima.
Magari è la volta buona,
Che non ci penso più.

Missili.

Il cielo che cos’ha da dire?
Che cosa ci racconta?
Che cos’è c’è sopra ogni nuvola che viene spazzata via da un’interminabile marea di pensieri avvolti in un velo nero?
È forse il rosso di questo cielo nuovo che ci sovrasta?
Nonostante il cielo differente,
Non posso rimanere indifferente ai pensieri che mi schiacciano in questi giorni di bombe.
Vorrei ritrovare la forza per godermi ancora il cielo come prima,
senza pensare che da qualche parte è illuminato notte e giorno da missili.

Luoghi non luoghi.

Luoghi non luoghi.

Scavo nella mia mente. Parcheggi sotterranei sotterro parole infuocate, palle di fuoco negli occhi.

Aeroporti aerei, pianoforte, non spingere così forte, ma solo dolcemente in fondo il mio cuore è ancora bagnato di te.

Supermercati, follemente affollati. Folle, follia il sabato mattina. La lista dei miei sogni dov’è finita?

Metro, scale, biglietti non timbrati. Turisti facce nuove, facce diverse. Dove ci siamo già visti?

Dall’altra parte di me.

Dall’altra parte di me, taglio in due il confine tra il mio cuore e i miei pensieri.
Rimango aggrappata a un passato che mi accarrezza nella notte.
Un’ombra che mi spia.
Una vecchia me che mi fissa nell’oscuritá.
Dove sono finiti tutti i bicchieri vuoti?
Senza terra da saltare.
Senza gravitá nella quale gettarsi.
Sento solo la stanchezza addosso.
Ho bisogno di vivere un momento cullata dalla leggerezza di quei bicchieri vuoti.
Stringimi la mano e lasciala andare allo stesso momento.
Ho bisogno di ritrovare la mia vecchia parte.
Quella senza pensieri.
Ma con un solo un gran frastuono di colori e divertimento in testa.
Non sono altro che questo,
miliardi di cellule che vogliono danzare nella notte con te e senza te.

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